ALBERI E MITI di V.Fascina

Recensione a

“Alberi e Miti. In Ascolto di J.R.R.Tolkien” di Vito Fascina, L’Arco e la Corte, Bari 2008.

 

COMMENTO: si tratta di un volume che tratta di J.R.R.Tolkien e della sua opera a 360 gradi. Negli otto capitoli, infatti, si esaminano gli elementi biografici (cap. I e II), si presentano i maggiori capolavori di Tolkien e i loro protagonisti (cap. V e VII), si analizza il valor pedagogico delle opere minori (cap. VI), si suggeriscono nuovi percorsi di lettura anche legati alla produzione cinematografica di Peter Jackson (cap. VIII) e, soprattutto, si illustra il profondo legame che nel Legendarium tolkieniano vengono ad avere mito e linguaggio (cap. III e IV).

PREGI e DIFETTI: il volume di Vito Fascina è uno dei migliori prodotti della critica tolkieniana italiana, passata e recente. L’autore mostra di conoscere gran parte dei testi anglosassoni su Tolkien e si muove con sicura competenza all’interno dell’opus tolkieniano, ivi inclusa l’ormai imprescindibile History of Middle-Earth. I capitoli più “profondi” e importanti sono a mio avviso quelli centrali. Il Capitolo III è dedicato a esaminare il valore della logopoiesi tolkieniana, da Fascina intesa come viatico alla mitopoiesi. L’autore, per illustrare questa tesi, ricorre ai lavori fondamentali di Shippey, Klozko e al recente volume “Ring of words”. Questo aspetto, dell’opera tolkieniana è fondamentale per comprenderne il reale significato (anche filosofico) e tuttavia non è ancora sufficientemente “metabolizzato” da gran parte degli studiosi (italiani e non). Il quarto capitolo è invece dedicato a esaminare il significato della mitopoiesi tolkieniana, considerando anche gli studi “accademici” che Tolkien dedica a “Beowulf”, e “Sir Gawain and the green Knight”. Questi due capitoli sono davvero meritevoli di un’attenta e meditata lettura.

Anche gli altri capitoli sono tutti estremamente documentati; tuttavia alle volte viene dedicato molto spazio a descrivere le opere di Tolkien o sui personaggi, cosa questa che un lettore del volume (proprio perché trattasi di opera di serio studio e non di divulgazione o introduzione a Tolkien), certamente già conosce.